Biografia

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    Biografia



    Leonardo Wilhelm DiCaprio (Los Angeles, 11 novembre 1974) è un attore statunitense.

    È giunto alla fama mondiale alla fine degli anni novanta grazie al suo ruolo nel film Titanic e oggi lavora principalmente con Martin Scorsese, con cui ha stretto un sodalizio professionale dal 2002.

    Origini
    DiCaprio è nato da madre tedesca e padre di origine tedesca e italiana (il cognome della famiglia è Di Caprio, unito in un'unica parola come si usa negli Stati Uniti). Il suo nome di battesimo è legato ad un aneddoto curioso: mentre la madre si trovava in Italia e stava ammirando un quadro di Leonardo da Vinci, il bambino, ancora in grembo, avrebbe scalciato esattamente in quel momento. Fin da piccolo dimostra di avere spiccate doti artistiche. Grazie alle conoscenze del padre George, scrittore, disegnatore e distributore di fumetti, Leonardo muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, partecipando a pubblicità, e recitando in varie serie e film per la TV tra cui Genitori in blue jeans. Al contempo si diploma alla John Marshall High School di Los Angeles, confortato dalla costante presenza dei genitori che, pur separati da anni, mantengono un bel rapporto di amicizia tra loro.


    Leonardo DiCaprio
    Il primo ruolo cinematografico, arriva nel 1991 con la partecipazione al b-movie Critters 3. Nel frattempo, trovato un agente a Hollywood, fiero delle proprie origini d’oltreoceano, rifiuta seccamente il consiglio da parte di questi di cambiare il proprio nome in Lenny Williams.

    Carriera
    Il 1993 è, per l'attore, un anno di grandi soddisfazioni e riconoscimenti. Senza troppa convinzione, partecipa al provino per Voglia di ricominciare (This Boy’s Life), per il ruolo di un ragazzino che affianchi Robert De Niro nei rispettivi ruoli di figliastro e patrigno. Sia il regista, lo scozzese Michael Caton Jones, che De Niro, ne apprezzano lo spirito ribelle e l'assoluta mancanza di soggezione nei confronti del ben più navigato attore e la parte è sua. Il film, all'uscita nelle sale è apprezzato dalla critica, che si sofferma a sottolineare come il giovane talento di vari telefilm, sappia confrontarsi senza difficoltà con un mito del cinema mondiale. Qualcuno, addirittura, si spinge oltre: l'interpretazione di DiCaprio offuscherebbe l'istrionismo del grande Bob De Niro.

    Lo stesso anno, vede Leonardo impegnarsi nel ruolo di un ragazzo handicappato nel film di Lasse Hallstrom, Buon compleanno Mr. Grape (What’s Eating Gilbert Grape), al fianco di Johnny Depp e Juliette Lewis. Anche in questo caso la performance di Leonardo convince. Ottiene le nomination ai Golden Globe e agli Oscar come migliore attore non protagonista.

    Il successo personale riscosso da DiCaprio entusiasma a tal punto Sharon Stone che, in veste di produttrice e interprete principale del visionario western Pronti a morire (The Quick And The Dead), lo vuole ad ogni costo sul set accanto a sé, anche dovesse essere lei a pagarlo di tasca propria. Nonostante il cast di celebrità (oltre alla Stone e DiCaprio, Gene Hackman e Russell Crowe) e la regia di un maestro come Sam Raimi), il film si rivela un fiasco sia in termini di botteghino che di critica, ma Leonardo confessa di essersi divertito molto.

    Nel 1995 accetta di portare sullo schermo la vita di Jim Carroll nel film Ritorno dal nulla (The Basketball Diaries) per la regia di Agnieszka Holland e l'esistenza travagliata di Arthur Rimbaud (ruolo ereditato da River Phoenix in seguito alla sua prematura scomparsa) in Poeti dall'inferno (Total Eclipse), centrando la storia sul rapporto omosessuale tra il giovane poco più che adolescente e il più maturo Paul Verlaine, interpretato dall'attore inglese David Thewlis. Per le ammiratrici di DiCaprio il film rappresenta l'occasione per ammirare il proprio beniamino in versione adamitica ed i gay di tutto il mondo rivendicano l'appartenenza del bel Leonardo al proprio orientamento sessuale. I critici accolgono freddamente le due pellicole, criticandone regia e adattamento cinematografico, senza però mancare ancora una volta di lodare l'interpretazione di DiCaprio.

    Nel 1996 prende parte a Romeo+Giulietta (William Shakespeare’s Romeo & Juliet) dell'australiano Baz Luhrmann, il dramma del famoso scrittore inglese viene rivisitato in chiave moderna, ma inalterato nei dialoghi e nei contenuti così come l'autore classico l'aveva concepito. È questo il trampolino di lancio che fa spiccare il volo a DiCaprio come il nuovo eroe romantico. Anche la critica torna ad essere benevola non solo con Leonardo, per altro sempre apprezzato, ma anche con il film. Con questo film ottiene 3 nomination agli MTV Movie Awards e viene premiato al Festival di Berlino nella categoria miglior attore. Il regista pone idealmente una corona d’alloro sul capo di DiCaprio, sostenendo che non solo è stato un grande Romeo, ma è il simbolo vivente della sua generazione.

    Nello stesso anno ottiene la parte per La stanza di Marvin (Marvin’s room), a fianco di Meryl Streep e Diane Keaton (entrambe nominate all'oscar), con Robert DeNiro, qui nei panni di produttore che si regala un piccolo cameo.


    Il trionfo con Titanic
    Con un budget stimato intorno ai 200.000.000 $, James Cameron, già regista di film campioni d’incassi quali Aliens, True Lies e Terminator II, si appresta a portare sullo schermo l'ennesima rivisitazione della tragedia del transatlantico più famoso e sfortunato della storia della navigazione: il Titanic. Ma il cast è tutto da definire.

    Tra scarti eccellenti (Brad Pitt, Gwyneth Paltrow) e rifiuti imprevisti (Sharon Stone), la scelta dei protagonisti è ancora aperta. Svogliato e poco convinto, DiCaprio si presenta al provino: le megaproduzioni non gli interessano ed i kolossal ipertecnologici meno che mai (rispedisce al mittente il copione di Batman Forever). Impara le battute e le ripete con evidente ritrosia, senza grinta, più per dovere che per passione. Nonostante tutto, Cameron non ha dubbi: è lui il suo Jack Dawson. Impiegherà circa tre mesi per convincerlo ad accettare la parte, rifiutando qualsiasi altra scelta.

    Alla fine, accetta, insieme a Kate Winslet, protagonista femminile nota al pubblico per la sua partecipazione al film di Ang Lee Ragione e sentimento. Esce nel 1997 Titanic.

    Il film trionfa, sia economicamente che come riconoscimenti; ad oggi è il film con il maggior incasso e il maggior numero di premi Oscar mai realizzato. E conseguentemente a ciò, scoppia la DiCaprio-Mania.

    La fama del neo divo è ormai planetaria e lo lancia di diritto nell'empireo delle più grandi celebrità, anche se non ottiene la candidatura al Premio Oscar. Sono in molti a sorprendersene; fuori del Kodak Theatre di Los Angeles, si formano gruppi di persone che inneggiano al loro beniamino, protestando per l'esclusione.

    Ancor prima dell'uscita di Titanic, Leonardo vola a Parigi per le riprese di un film in costume: La maschera di ferro (The Man In the Iron Mask). Il regista, Randall Wallace, già sceneggiatore di Braveheart, riesce a mettere insieme un cast d’eccezione: Gabriel Byrne, John Malkovich, Jeremy Irons, Gerard Depardieu, Anne Parillaud. La pellicola è un classico di cappa e spada di successo, tanto che dopo mesi di dominio incontrastato di Titanic in vetta al botteghino, proprio La maschera di ferro riesce nell'impresa di spodestare Titanic.

    Nel 1998 Leonardo partecipa a Celebrity, di Woody Allen, per uno degli episodi che costituiscono il prossimo impegno del regista, che narra, attraverso le peripezie di un giornalista (Kenneth Branagh), come la fama e il successo possono cambiare e rovinare la vita delle persone. Insieme a lui Melanie Griffith, Winona Ryder, Charlize Theron, Judy Davis, Joe Mantegna. La campagna pubblicitaria per il lancio dell'ultima fatica di Woody Allen, ruota quasi interamente intorno alla nuova star di Hollywood, ai suoi amori apocrifi o presunti, ad uno stile di vita lascivo fatto di modelle, alcool e droga esattamente come Brandon Darrow, il personaggio che DiCaprio qui interpreta. Tutto ciò contro la filosofia del regista, che gradirebbe si parlasse più della morale del film e meno di Leonardo.

    DiCaprio si prende un anno sabatico. Si dedica ai viaggi, soprattutto in Sud America, dove riscopre il gusto di passare per un turista comune, a contatto con popolazioni che conducono uno stile di vita semplice lontano dai ritmi indiavolati delle grandi città. La natura selvaggia e incontaminata di certi luoghi, lo aiuta a disintossicarsi dalla sovraesposizione mediatica contro cui ha dovuto lottare nell'ultimo periodo e, grazie alla posizione sociale privilegiata raggiunta, decide di impegnarsi in prima persona per la salvaguardia dell'ambiente. Realizza documentari che illustrano le emergenze della terra e forniscono materiale di spunto per avviare tutta una serie di contromanovre efficaci al fine di recuperare ciò che è ancora possibile salvare.

    Apre il proprio sito ufficiale internet in cui ampio spazio è dedicato all'ambiente e agli animali in pericolo di estinzione; partecipa a conferenze mondiali sull'approvvigionamento idrico sempre più scarso e sul rischio desertificazione e disboscamento selvaggio; incontra l'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, con cui discute i problemi di una civiltà sempre più spregiudicata e aggressiva nei confronti dell'essenza stessa delle proprie risorse di vita. La prestigiosa rivista Time, gli dedica una copertina.


    Dopo il 2000
    Il 2000 segna il ritorno sulle scene di Leonardo DiCaprio. Fra le tante proposte ricevute, accetta di apparire nel film del controverso regista inglese Danny Boyle, diventato celebre grazie a Trainspotting. La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo di Alex Garland The Beach, best-seller nel Regno Unito, soprattutto tra il pubblico giovanile. Leonardo partecipa attivamente alla realizzazione della pellicola, improvvisandosi anche sceneggiatore e autore di un’efficace scena in cui Richard, il suo personaggio, in preda a delirio di onnipotenza, è rappresentato come il protagonista in corsa di un videogioco. Come d’abitudine, Leonardo si fa seguire dai propri amici e riallaccia i rapporti con una sua ex-fidanzata ufficiale, la modella Kristen Zang. Sembra infatti che nel contratto siano contemplate anche le spese per il viaggio degli amici di DiCaprio, come se fossero parte integrante del gruppo di lavoro.

    E in un certo senso è così: due di essi vengono scritturati per recitare al fianco del divo. Ironia della sorte, gli ambientalisti muovono feroci accuse alla troupe, rea di aver devastato l'isola per meglio adattare la scenografia naturale alle esigenze della produzione, in particolare, di aver divelto palme e non aver rispettato l'ecosistema locale. Leonardo ottiene di essere ricevuto dall'autorità competente, promettendo un rispetto totale del luogo, il recupero di ciò che si credeva perduto e un ritorno d’immagine per l'isola non indifferente. Le proteste si placano e le riprese del film vengono portate a termine, ma sia critica che pubblico bocciano il film.

    Gli spettatori rimangono interdetti dal tanto atteso ritorno dell'attore nelle sale cinematografiche e la stampa si trova d’accordo nel giudicare il prodotto più come una cartolina illustrata, che come un film con un’anima propria. Ancora una volta però, l'interpretazione di DiCaprio è ritenuta all'altezza delle aspettative. Grazie all'ingaggio da parte della Fox, il ventiseienne attore intasca un assegno da 20.000.000 $ e Phi Phi Island diventa la meta turistica più gettonata fra le tante richieste fatte registrare dalle agenzie di viaggio di tutto il mondo.

    C’è a chi asserisce che il ciclone DiCaprio, sia destinato ad un rapido oblio. Una lontananza dal set nuovamente protratta, sembra dar credito alle voci che lo vogliono fuori dal giro che conta; invece non è così. Grazie a Martin Scorsese, col quale nascerà un sodalizio artistico di alto profilo, il divo di origini italiane prepara il proprio ritorno davanti alla macchina da presa. Alla grande. È dal 1970 che il noto regista insegue un sogno: portare sullo schermo il romanzo di Herbert Asbury, The Gangs of New York.

    Anche Leonardo ha letto il libro ed è talmente interessato al progetto che, nel 1997, cambia agente con uno più vicino a Scorsese, per avere maggiori possibilità di incontrarlo. L'incontro avviene e si rivela assai promettente. Sponsorizzato da Robert De Niro, inizialmente anche lui nel cast del film, poi sostituito da Daniel Day Lewis, DiCaprio ottiene la parte del protagonista e si prepara ad una lunga trasferta insieme a Cameron Diaz, sua co-protagonista, negli studi di Cinecittà a Roma dove il film verrà interamente realizzato. Il set è blindatissimo. Gli attori inavvicinabili.

    Nasce un sodalizio tra Scorsese e DiCaprio. I due sono accomunati da una ricerca spasmodica della perfezione e dopo la fine di una scena, Leonardo corre accanto al regista per rivederla insieme. Spesso è proprio l'attore che esprime la necessità di rifarla ancora.

    Quando, però, la pellicola esce nelle sale, gli entusiasmi si raffreddano e sono in molti a definire Gangs of New York il capolavoro mancato di Scorsese. Negli USA il botteghino fa registrare un incasso superiore ai 70.000.000 $, il più alto in assoluto tra i film del regista italo-americano. Il film esce in tempo utile per concorrere all'annuale assegnazione degli oscar. Con dieci nomination, si candida a fare incetta di statuette ma non vince neanche un premio entrando per questo di diritto nella storia per il mancato riconoscimento.

    Terminate le riprese di Gangs of New York, DiCaprio raggiunge il set del film di Steven Spielberg, che conta trentacinque diverse location. La storia è quella vera di Frank W. Abagnale, un sedicenne che riesce a truffare lo stato per milioni di dollari, finendo per questo sulla lista dei criminali più ricercati dall'FBI di tutti i tempi. Inizialmente nessuno crede nelle potenzialità del soggetto, tranne DiCaprio, fin da subito unico punto fermo della possibile realizzazione del progetto. Spielberg vuole limitarsi a produrlo, mentre Tom Hanks non appare interessato.

    La scelta del regista cade su Gore Verbinski (regista di The Ring) e il ruolo del co-protagonista viene affidato a James Gandolfini. Infine Tom Hanks accetta il ruolo di co-protagonista, al posto di Gandolfini e Spielberg decide di dirigere il film. L'atmosfera sul set è molto diversa da quella che si respirava negli studi di Cinecittà. Qui il clima è più disteso, giocoso e di estrema complicità. Lo stesso Frank W. Abagnale, diviene fonte d’informazioni preziosa per la realizzazione della pellicola, concedendosi perfino un piccolo cameo.

    Il film esce nelle sale nel periodo natalizio, a brevissima distanza dal debutto di Gangs of New York, tanto che Leonardo si trova a concorrere per la leadership al botteghino contro se stesso. Infatti è candidato al Golden Globe nella categoria miglior attore di commedia/musical per il ruolo in Prova a prendermi (Catch Me If You Can) e come attore drammatico in Gangs of New York.

    Nello scontro tra i due ha la meglio il più commerciale Prova a prendermi, che negli Stati Uniti supera ampiamente la soglia dei 160.000.000 $ a fronte dei cinquantacinque occorsi per la sua realizzazione. I critici lodano il film e l'interpretazione di Leo, affiancandone la recitazione e la presenza scenica a quelle di un Cary Grant dei tempi migliori.

    La collaborazione con Martin Scorsese si rinnova nel 2005 quando, nelle sale di tutto il mondo, esce The Aviator. Questa volta è lo stesso DiCaprio che, riesce a coinvolgere il regista nel progetto. Il film appartiene alla cosiddetta categoria dei film biografici. Johnny Depp, Nicolas Cage, Brian De Palma, Warren Beatty, sono solo alcuni di coloro che avevano preso in considerazione il progetto senza poi farne parte concretamente, tanto che sembra destinato a naufragare per sempre, fino a quando Leonardo DiCaprio con la sua casa di produzione, la Appian Way, si dimostra più che interessato sia come interprete principale che come produttore.

    È allora che cerca di coinvolgere Scorsese, convinto che sia il regista più adatto per dirigerlo nell'impegnativo ruolo di Howard Hughes, miliardario texano, pioniere nel campo dell'aviazione e gran mogol del mondo del cinema. Anche in questo caso la cura dei particolari assume i contorni di un’autentica ossessione e Scorsese per la realizzazione delle scenografie e degli interni, si affida alla coppia Dante Ferretti-Francesca Lo Schiavo che per lui rappresentano una garanzia. Accanto a DiCaprio come produttore si affianca anche Michael Mann ed insieme alla Miramax, hanno inizio le riprese.

    Al posto di Nicole Kidman inizialmente candidata per la parte di Katharine Hepburn, viene scelta Cate Blanchett, mentre le altre donne di Hughes, Ava Gardner e Jean Harlow, sono interpretate rispettivamente da Kate Beckinsale e Gwen Stefani, quest’ultima alla sua prima esperienza come attrice. Per pochi minuti, Jude Law, presta il proprio volto alla rievocazione di un altro grande del cinema di quei tempi: Erroll Flynn. Con un grosso budget a disposizione, Scorsese non lesina effetti speciali sorprendenti e ricostruzioni d’epoca che impreziosiscono la pellicola. Ancora una volta il film è il favorito nella corsa all'Oscar, forte di undici nomination e di un incasso che solo negli Stati Uniti sfiora i 110.000.000 $.

    The Aviator porta a casa cinque statuette, compresa quella per le migliori scenografie e miglior attrice non protagonista. DiCaprio è candidato nella categoria miglior attore protagonista, dopo aver vinto il Golden Globe come miglior attore drammatico.

    Il sodalizio artistico Scorsese/DiCaprio, si rinnova ulteriormente nel 2006 con il film del cineasta italo-americano The Departed. Sembra che anche in questo caso, a convincere il regista a prendere in mano il progetto, sia lo stesso Leonardo in persona, insieme allo sceneggiatore William Monahan, che presentano a Scorsese un piatto troppo prelibato per potervi rinunciare.

    Il soggetto prende spunto dal film Infernal Affairs dal cui successo sono nati un prequel e un sequel. Il set bostoniano viene ricostruito a New York ed il budget della Warner Bros si aggira intorno ai novanta milioni di dollari. Al posto di Robert De Niro, ancora una volta la prima scelta, ma rinunciatario, viene scritturato Jack Nicholson, impaziente di tornare a vestire i panni di un personaggio dal cuore luciferino. A suo fianco Matt Damon.

    Uscito negli Stati Uniti il 6 ottobre 2006, riscuote subito un grande successo sia di pubblico che di critica, visto che in meno di un mese sfonda la soglia dei cento milioni di incassi. In Italia "The Departed" è il film più applaudito della prima edizione della Festival del Cinema di Roma e, presentato a stampa e pubblico dagli stessi Scorsese e DiCaprio, riceve ovazioni. Approfittando del soggiorno capitolino, Leonardo accetta di presentare in un teatro di periferia, un assaggio di due documentari che egli stesso ha realizzato a proposito della salvaguardia dell'ambiente. "The Departed" ottiene sei nomination ai golden globe, di cui una Di Caprio come miglior attore drammatico. Volando agli oscar, vince ben quattro statuette, tra cui miglior regia(primo oscar per Scorsese) e miglior film. Ancora nessun premio per DiCaprio, che rientra nella rosa dei candidati all'oscar per miglior attore protagonista, ma non per la sua magistrale interpretazione con Scorsese, bensì per "Blood Diamond", un film di denuncia alle grandi multinazionali di diamanti e ai traffici illegali e mortiferi di questi. Anche qui la sua recitazione profonda e sentita meriterebbe di essere premiata, ma, forse per la sua "scomodità", il film viene boicottato e, quindi, anche dopo questi Academy Awards, il bravo DiCaprio torna a casa a tasche vuote.

    Tra i progetti annunciati: The Chancellor Manuscript, tratto da un romanzo di Robert Ludlum; Blink, di cui DiCaprio figura anche tra i produttori e la trasposizione cinematografica della biografia di Theodore Roosevelt la cui regia è destinata ancora una volta a Martin Scorsese.

    Al Festival di Cannes, Leonardo DiCaprio presenta il documentario da lui scritto e prodotto "l'undicesima ora", ed è come sempre tra i divi più applauditi ed attesi. Tra una ripresa e l'altra dell'ultima fatica di Sam Mendes, il golden boy di Hollywood, partecipa alla grande manifestazione planetaria "Live Earth" voluta da Al Gore per raccogliere fondi per la salvaguardia della terra, in cui i cantanti più famosi del globo, si danno appuntamento in varie città del pianeta.

    Attualmente, DiCaprio è impegnato sul set del drammatico "Revolutionary Road", per la regia di Sam Mendes, tratto da un romanzo di Richard Yates. Protagonista femminile, Kate Winslet, moglie del regista, e la presenza di Kathy Bates assicura al film un terzetto di attori che hanno fatto di "Titanic" il più grande successo commerciale di tutti i tempi. Smessi i panni di Frank Wheleer, Leo raggiungerà il Marocco per iniziare le riprese di "Body of Lies", ambizioso progetto affidato al genio di Ridley Scott, che vede DiCaprio nelle vesti di un giornalista inviato dalla CIA per scovare un terrorista mediorientale che si nasconde in Giordania. Al fianco del giovane attore, Russell Crowe, portato dallo stesso Scott alla conquista dell'oscar con "Il Gladiatore". Tra i progetti annunciati restano in lista di attesa "The Chancellor Manuscript" e la biografia di Roosvelt, mentre la realizzazione di "Blink" sembra essere definitivamente tramontata.

    Vita personale
    È il miglior amico dell'attore Tobey Maguire. È stato fidanzato con Kristen Zang, Amber Valletta, Helena Christensen, Alexandra Gay, Eva Herzigova, Naomi Campbell, Carmen Kass e Gisele Bündchen.

    Nel settembre 2006 dei paparazzi hanno scattato delle foto alla sua nuova ragazza, la supermodella israeliana Bar Refaeli.

    DiCaprio ha denunciato la rivista Playgirl per aver pubblicato nel luglio 1998 delle foto che lo ritraevano nudo.

    Politicamente sostiene il Partito Democratico statunitense e nelle elezioni del 2004 ha presenziato alla campagna elettorale di John Kerry.

    È stato spesso lodato per aver scelto di volare con voli commerciali, invece che con jet privati, che usano più carburante.

    Curiosità
    Nel 2000 ha ricevuto una nomination al Razzie Awards, nella categoria peggiore attore protagonista per il suo ruolo in The Beach.
    Nel 1998 si aggiudica il Razzie Awards alla peggior coppia cinematografica, per la doppia interpretazione del Re Sole e di suo fratello gemello.
    Leonardo era il candidato principale di George Lucas per la parte di Anakin Skywalker nella nuova trilogia di Star Wars negli Episodi II e III,ma il ruolo fu assegnato al giovane attore canadese Hayden Christensen.

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    Biografia da MYMOVIES

    Salvo nuove stelle nascenti o nuove stelle che arriveranno e si imporranno, Leonardo DiCaprio è uno degli ultimi pochi attori che condivide qualcosa con i suoi personaggi. Per esempio, la vena romantica da solitario bohémien che aleggia anche attorno al suo nome, alla sua storia e alla sua carriera. Interprete e antistar (famosissimo per i suoi celebri rifiuti cinematografici), ha seguito, nel suo percorso professionale, una linea ideale da ribelle senza causa che secondo alcuni parte da James Dean e arriva fino a River Phoenix, correggendo il tiro in un secondo momento e proponendosi come un attore adulto che ha lasciato alle spalle i periodi di sbandamento dove veniva etichettato come un tossicodipendente sessualmente ambiguo. Caratteristica comune anche a Johnny Depp, fra l'altro! Volto da bravo ragazzo, fronte ampia, corpo non muscoloso – anzi piuttosto rotondetto – Leonardo DiCaprio è la Star con la S maiuscola che deve la sua fama e la creazione del suo mito principalmente al suo unico e grande successo Titanic, dove indimenticabile cinge i fianchi di Kate Winslet sulla pura del transatlantico più sfigato della storia del mondo, sotto le note di "My heart will go on" di Celine Dion. Prima di quello, solo opere a basso/medio costo, dove per esempio decantava, vestito da cavaliere medievale, versi shakespeariani a una angelica Giulietta/Claire Danes di turno, a un party in maschera. Nel periodo post Titanic, cerca un autore di riferimento, passando dallo sperimentale Danny Boyle al più pragmatico e bianco e nero Woody Allen. Ma quegli occhi, quello sguardo così intenso è rubato da un nome ben più pesante nella storia del cinema statunitense: Martin Scorsese.

    La leggenda nasce fra gli Uffizi e il piccolo schermo

    Figlio di un editore di fumetti underground di origine italiana e di una casalinga tedesca, leggenda vuole che debba il suo nome al fatto che, ancora nel grembo materno, avesse scalciato proprio di fronte a un dipinto di Leonardo Da Vinci nella Galleria degli Uffizi, a Firenze. La donna, che era lì in vacanza, interpretò questo segno come la volontà del bambino di avere il nome del più grande artista del Rinascimento. E così fu! Negli anni seguenti alla sua nascita però, marito e moglie divorziarono e fu mamma DiCaprio a ottenere dal tribunale l'affidamento del bambino e a farlo crescere accanto a sua nonna a Echo Park, un quartiere di Los Angeles particolarmente conosciuto per l'alto tasso di traffico di stupefacenti. Attirato fin da bambino dalla telecamera, a soli 5 anni prende parte al suo show televisivo preferito "Romper Room" – che andava in onda dal 1953 – ma viene velocemente allontanatati dal programma per la sua maleducazione e i suoi comportamenti scorretti. A 10 anni, ha giù un agente che gli procura delle scritture per alcuni spot commerciali – come quello di "Milk" - e per pellicole educative del programma televisivo "Mickey's Safety Club". Amico d'infanzia di Tobey Maguire e Christopher Pettiet, frequenta prima il Los Angeles Center for Enriched Studies, poi John Marshall High School di Los Angeles i corsi di recitazione della Seeds Elementary School alla UCLA. I suoi primi ruoli sono soprattutto legati al piccolo schermo. Nel 1990, entra nella serie tv Fra nonni e nipoti che era diretta da Garry Buckman, Allan Arkush, Matia Karrell e Betty Thomas, poi recita ne The New Lassie (1990) telefilm con Roddy McDowall. Non mancano nemmeno le soap operas nel suo curriculum. Partecipa, infatti, nel ruolo di un giovane Mason Capwell a Santa Barbara (1990) con Robin Wright Penn, passando da regista a regista per un numero imprecisato di episodi: da Rick Bennewitz a Norman Hall, da John Sedwick a Gordon Rigsby. È importante capire questo, perché da qui scaturisce la cattiva fama di Leonardo DiCaprio come un attore indisponente che mette a ferro e fuoco il set, così come le stanze d'albergo. Da questo continuo sbandamento nasce un suo modello di comportamento anti-hollywoodiano – poi riabbracciato in seguito – in cui, "credendosi dio in terra", che filtra le sceneggiature che gli proporranno poi, in base al regista che lo dirigerà.

    La prima popolarità: Genitori in blue jeans
    Il debutto cinematografico avviene invece nel 1991, quando recita nel film horror di Pristine Peterson Critters 3. Non è un debutto eccellente, infatti torna immediatamente al piccolo schermo nel ruolo di un compagno di classe di Darlene ne Pappa e ciccia (1991), mitico telefilm che veniva trasmesso su Italia 1, anche se la sua popolarità comincia a gonfiarsi grazie a un altro telefilm: Genitori in blue jeans (1991-1992), dove nella stagione finale entra in scena con il personaggio di Luke Brower, teenager senzatetto che verrà accolto dalla famiglia statunitense Seaver come un figlio.

    Unica debolezza: la gonna

    Già a quell'età dimostrava di essere un rubacuori. Biondissimo passa dalla sua compagna di classe Cecilia Garcia all'attrice Juliette Lewis. Senza contare un immenso stuolo di modelle: Kristen Zang, Vanessa Hayden, Kidada Jones, la mitica Gisele Bundchen e Bar Rafaeli. Vero seduttore si dice abbia avuto flirt con Demi Moore, Bobbie Brown, Emma Bunton, Karen Butler, Naomi Campbell, Mariah Carey, Helena Christensen, Linnea Dietrichson, Carmen Electra, Sara Foster, Vanessa Haydon, Bridget Hall, Natasha Henstridge, Paris Hilton, Kendra Jade, Kate Moss, Carla Paneka, Bijou Phillips, Alicia Silverstone, Alyssa Sourovoya e Amber Valletta. Il suo più grande peccato? Essere stato l'amante di Eva Herzigova e causa del suo divorzio dal marito.

    Gli esordi flop e i primi personaggi da ribelle
    Ma se in amore tutto va bene, lo stesso non si può dire della sua carriera. Nonostante tutta la buona volontà, le pellicole cui prende parte si rivelano flop clamorosi. Interpreta il ruolo del giovane ritardato Arnie ne Buon compleanno, Mr. Grape (1993) con Johnny Depp, affinando il personaggio con alcune visite nei centri educativi per handicappati, meritandosi fra l'altro una nomination all'Oscar e al Golden Globe come miglior attore non protagonista, poi si trasforma nell'anomalo adolescente, solitario e ipersensibile di Voglia di ricominciare (1993) con Robert De Niro che gli insegnerà il Metodo dell'Actor's Studios, facendogli passare ben tre settimane in compagnia di Tobias Wolff, autore del romanzo nonché alter ego del personaggio che doveva interpretare. Rifiuta il ruolo di Robin ne Batman Forever (1995) e prende invece il posto di River Phoenix, deceduto nel 1993, ne Poeti dall'inferno (1995). Sceglie di recitare accanto a Gene Hackman e Sharon Stone nel pessimo western Pronti a morire (1995) e torna assieme a De Niro, ma anche a Meryl Streep nel melodramma La stanza di Marvin (1996). Si respira aria di rinascita con Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996) per il quale ruolo di Romeo in versione pop vincerà l'Orso d'Argento al Festival di Berlino come miglior attore.
    Considerato per il ruolo di James Dean in un film basato sulla sua vita, si vede offrire anche il ruolo di Dirk Diggler in Boogie Nights – L'altra Hollywood(1997), ma rifiuterà – lasciando il ruolo al suo amico Mark Wahlberg – per il ruolo di Jack ne Titanic (1997) di James Cameron.

    Il successo di Titanic
    Un successo di dimensioni planetarie per questo kolossal costato 200 miliardi di vecchie lire e ostinatamente inseguito dal visionario regista Cameron che con i suoi incassi al botteghino è balzato al primo posto nella classifica dei film più di successo nella storia del cinema. Amore e romanticismo investono il personaggio del pittore Jack, facendo di Leonardo DiCaprio l'idolo di tutti i teen-agers. Nasce la DiCaprio mania! L'attore risplende nello scontro con l'antagonista romantico Billy Zane e con la madre della sua amata interpretata da Frances Fisher (che vorrebbe per la figlia altolocata un matrimonio di interesse e non d'amore); rifulge accanto all'inaffondabile Molly Brown Kathy Bates che vede in quel ragazzo squattrinato se stessa; così come riluce accanto ad altri attori come Ioan Gruffudd e David Warner, ma ancora di più vive negli occhi di Gloria Stuart e di Kate Winslet, alias Rose. Undici Oscar, ma nessuno per DiCaprio che viene candidato ai Golden Globe, ma non vince e invece si porta a casa il premio più vicino al suo pubblico: l'MTV Movie Award come miglior attore protagonista.

    I grandi rifiuti e la carriera hollywoodiana
    Diventato grande amico di Kate Winslet, ma anche di Lukas Haas, Kevin Connolly e Vincent Gallo, è nel pieno della DiCaprio mania che l'attore denuncia la rivista PLAYGIRL per aver pubblicato delle sue fotografie di nudo frontale mentre si trovava in spiaggia con degli amici. Al di là di questo, si mette al servizio di Woody Allen nel sottovalutato Celebrity (1998) con Kenneth Branagh, dove fa addirittura il verso a se stesso e al suo mito di attore scalcinato e scavezzacollo, passando al più ordinario La maschera di ferro (1998) con Gérard Depardieu e John Malkovich, uscendone come un Razzie Award per la peggiore coppia del grande schermo (non per niente interpretava i due nobili gemelli del romanzo di Dumas). Stesso premio che ritirerà anche per The Beach (2000), ma nella categoria peggior attore. Altri guai sembrano attenderlo quando a Manhattan, lui e i suoi amici picchiano lo sceneggiatore e attore Roger Wilson, dopo che proprio DiCaprio aveva fatto della avances oscene alla fidanzata di questo, l'attrice Elizabeth Berkley. La corte d'appello lo rinvia a giudizio e il fatto non lo mette certo in luce a Hollywood che, dopo avergli proposto determinati ruoli, ritratta velocemente. Doveva essere sul set di American Psycho (2000), ma invece gli si privilegia Christian Bale; doveva recitare in Harvard Man (2001), ma per questioni di denaro viene scelto il più economico Adrian Grenier, stesse ragioni per cui si preferì Hayden Christensen per il ruolo di Anakin Skywalker nel secondo e nel terzo episodio della saga di Star Wars.

    Il sodalizio artistico con Martin Scorsese
    Il fidanzamento con la Bundchen – finora il più longevo – sembrò fargli mettere la testa a posto e costringerlo a una pace forzata con Hollywood che lo premiò con il ruolo da protagonista nel film di Steven Spielberg Prova a prendermi (2001) con Tom Hanks e Christopher Walken, con una nuova candidatura ai Golden Globe. Rifiutato il ruolo di Peter Parker ne Spiderman (2002), stringe un importante sodalizio artistico con Martin Scorsese che lo impone accanto a Cameron Diaz e Daniel Day-Lewis in Gangs of New York (2002), l'esperienza è così esaltante che Scorsese lo rivorrà anche nel biografico film sul produttore cinematografico Howard Hughes The Aviator (2004), costringendolo a rifiutare il ruolo che andò a Michael Pitt in The Dreamers (2003) di Bernardo Bertolucci, ma premiandolo con una nomination all'Oscar e ai BAFTA come miglior attore protagonista, senza contare il Golden Globe e l'MTV Movie Award nella stessa categoria. Ma non finisce qui perché il regista italo-americano, nel pieno di una sua folgorazione artistica per l'attore – così come la ebbe per De Niro – lo accosta a Jack Nicholson in The Departed – Il bene e il male (2006), con tanto di nuova nomination ai BAFTA e ne Shutter Island (2009) con Max von Sydow.

    Il DiCaprio che verrà
    Una nuova candidatura all'Oscar lo attente in Blood Diamond (2006), per il quale scarterà L'ombra del potere - The Good Sheperd (2006) e il progetto – poi naufragato – di Baz Luhrmann su Alessandro Magno, accettando invece di lavorare per Ridley Scott ne Body of Lies (2008). Ambientalista, dedica gran parte del suo denaro e del suo tempo libero ai viaggi in Sud America, dove si impegna per l'ecologia, realizzando documentari e promuovendo attraverso il proprio sito internet ufficiale la salvaguardia di piante e animali in via di estinzione. Oggi, è una super star planetaria. Un interprete non più giovane, ma intelligente e complesso che sceglie i suoi ruoli più per amore che per calcolo o vil denaro.

     
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  3. leonardina<3
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    che bella !!!! complimenti a chi ha messo questa biografia c'è proprio tutto,lunga ma semplice da capire e molto interessante.
    alcune cose non le sapevo affatto come il non voler accettare la parte di jack dawson in titanic,non l'avrei mai pensato,o come il premio per miglior romeo.wow !!!! è una cosa troppo bella
    congratulations leo !!!! :cheerleader:
     
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  4. Federica Reale
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    beh complimenti x qst biografia di Leo,io si sapevo che james cameron ha impiegato un bel po per convincere Leo a fare jack dawson però ha visto bene difatti è realmente andato bene il film...però è anche vero ke un romeo bello e sexy come lui non ce ne sono mai stati...quindidargli il premio è stato pure poko :D LEO I LOVE YOUUUUUUUUUUUUUUUUU image
     
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  5. Thenoodle
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    Ma è vero che Leo è vegetariano? mmmmmm
     
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    vegetariano? no no.. mangia come un porco :lol: Tobey è vegano :si:
     
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  7. Thenoodle
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    Infatti mi sembrava strano... per questo l'ho chiesto stupita. Questa falsa notizia è riportata su Wikipedia alla voce "Vita personale":
    Ha avuto una relazione durata cinque anni con la modella brasiliana Gisele Bundchen. Per 6 anni è stato legato sentimentalmente con la modella israeliana Bar Rafaeli. Dal maggio all'ottobre 2011 è stato legato all'attrice Blake Lively. Sostiene il Partito Democratico statunitense e nelle elezioni del 2004 ha presenziato alla campagna elettorale di John Kerry.[14]
    È un vegetariano dichiarato.[15]
     
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    vegetariano dichiarato :lol3: :lol3:
    ma se lo beccano sempre nei fast food mangiando i paninoni super imbottiti :lol3:
     
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  9. Thenoodle
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    ahahahahha si forse sono paninoni con le verdure dentro :-p cmq è proprio una cavolata esatto ;)
     
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  10. blogs
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    QUOTE (Federica Reale @ 4/6/2011, 10:46) 
    beh complimenti x qst biografia di Leo,io si sapevo che james cameron ha impiegato un bel po per convincere Leo a fare jack dawson però ha visto bene difatti è realmente andato bene il film...però è anche vero ke un romeo bello e sexy come lui non ce ne sono mai stati...quindidargli il premio è stato pure poko :D LEO I LOVE YOUUUUUUUUUUUUUUUUU blow

    Grazie per la condivisione.g
     
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  11. Juliettta
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    CITAZIONE (nicky; @ 8/1/2012, 18:50) 
    vegetariano dichiarato :lol3: :lol3:
    ma se lo beccano sempre nei fast food mangiando i paninoni super imbottiti :lol3:

    Anche a me sembrava strano, pero' oltre che su wikipedia l'avevo letto anche su un giornaletto (dalla credibilità dubbia, quindi..)..
    Magari davvero ci son solo verdure... :lol3:
     
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10 replies since 29/12/2007, 10:35   1409 views
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