Tim Burton

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  1. The Departed
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    « A Hollywood ci vado solo per lavorare, non vivo più a Los Angeles; la mondanità non mi piace, mi sento vicino ai miei personaggi, poco integrati e in conflitto con la società: anch'io tendo a interiorizzare tutto, sono chiuso, solitario e arrabbiato. »
    File:Tim_Burton_01_cut
    Tim Burton

    Timothy William Burton, meglio noto come Tim Burton (Burbank, 25 agosto 1958), è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, animatore e disegnatore statunitense, noto per essere tra i registi di riferimento di un particolarissimo cinema dalle ambientazioni gotiche, fiabesche, poetiche e fortemente malinconiche, incentrato molto spesso su temi quali l'emarginazione e la solitudine e caratterizzato da una forte bizzarria creativa. Tra le sue collaborazioni più ricorrenti si annoverano quella con il compositore Danny Elfman per ogni sua pellicola a partire da Pee-wee's Big Adventure, eccetto in Ed Wood e in Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street, e quella con l'attore statunitense Johnny Depp.

    Nel 2007, alla Mostra del Cinema di Venezia, Tim Burton ha ricevuto un Leone d'Oro alla carriera, diventando il più giovane regista della storia ad aver conseguito tale riconoscimento. Inoltre, nel maggio 2010 siede a capo della giuria del Festival di Cannes, primo regista proveniente in parte dal mondo dell'animazione a ricoprire tale ruolo[2].
    Biografia
    L'infanzia e l'adolescenza
    « …Certo, non avevo molti amici; ma potevo farne a meno, perché in giro c'erano abbastanza film interessanti e ogni giorno era possibile vedere qualcosa di nuovo, qualcosa che in qualche modo mi parlava… »

    Burbank, la città natale di Burton

    Timothy William Burton nasce nel 1958 a Burbank, in California, tranquilla e ordinata cittadina americana stile anni cinquanta, non troppo distante da Hollywood, dai depositi della Disney, della Columbia e della Warner. All'età di dodici anni, per l'incompatibilità che sente verso i genitori, preferisce andare a vivere con la nonna; a sedici, ha già una casa tutta per sé. Il timido ed eccentrico Tim, dalla stravagante zazzera disordinata, non ha molti amici e, sebbene non nutra nessun tipo di particolare rancore verso Burbank (il cui luogo preferito è il cimitero, nel quale, da bambino, si reca spesso a giocare affascinato dalla sua atmosfera[4]), trova la piccola città americana troppo mediocre ed eccessivamente “normale” per i suoi gusti.

    Il giovane Tim mostra una portentosa vena artistica nel campo del disegno; a quattordici anni, è autore del logo della nettezza urbana di Burbank. Il cinema è l'altra sua passione: tra le sue preferenze, i cosiddetti film di serie B, gli horror della Hammer Film Productions, la nota casa cinematografica inglese, creature mostruose come Godzilla, l'animazione in stop motion di Ray Harryhausen (Gli argonauti 2, 1963), nonché le pellicole degli italiani Mario Bava e Federico Fellini e, principale tra i suoi idoli, l'attore inglese Vincent Price, interprete di numerosi adattamenti cinematografici dei racconti di Edgar Allan Poe, nonché celebre voce nella traccia parlata di Thriller di Michael Jackson.
    [modifica] Gli inizi alla Disney

    Grazie al suo talento, a 18 anni vince una borsa di studio messa in palio dalla Disney che gli permette di continuare a coltivare la sua passione al California Institute of the Arts di Valencia, o CalArts. Nel 1979 diventa ufficialmente uno degli animatori e prende parte alla realizzazione del lungometraggio Red e Toby - Nemiciamici (The Fox and the Hound) del 1981. Burton non è soddisfatto né contento del lavoro che svolge alla Disney; Red e Toby nemiciamici è ben lontano dalla sua idea creativa. "Era una tortura, dovevo disegnare tutte le scene con le graziose bestioline ammiccanti. Semplicemente non ci riuscivo"[5], questo è il suo ricordo.
    [modifica] I primi cortometraggi

    Nel 1982 il ventiquattrenne Burton dà vita al suo primo cortometraggio in veste di regista: si tratta di Vincent, un lavoro di circa cinque minuti realizzato in bianco e nero con l'amata tecnica dello stop motion (fotografare un fotogramma per volta di piccolissimi movimenti compiuti da modellini in modo da dare l'illusione del movimento). Il corto, l'unica opera di Burton di cui egli abbia scritto interamente la sceneggiatura, narra la storia di un ragazzino che fantastica su avventure horror e sul suo mito, Vincent Price, che, inoltre, è colui che presta la voce narrante (e unica) al corto. La storia è marcatamente autobiografica, Vincent Malloy, con la sua passione per le storie horror, Edgar Allan Poe e, soprattutto, Price, altri non è che Burton bambino. Lo stile del cortometraggio si rifà evidentemente agli stilemi ed alle distorsioni del cinema espressionista tedesco dei primi del Novecento, del quale se ne rinvengono tracce in tutta la cinematografia successiva di Burton. Con Vincent, Burton inizia a costruire la sua “famiglia lavorativa”: nella parte di animatore, infatti, ingaggia Rick Heinrichs, destinato a prendere parte a quasi la totalità delle pellicole di Burton. Sebbene la Disney non apprezzi particolarmente il lavoro, il corto viene invece gradito dalla critica, vincendo due premi al Chicago Film Festival ed uno al Festival di Animazione di Annecy nel 1983.

    Lo stesso anno, Burton dirige il suo primo live-action per la televisione: si tratta della celebre fiaba dei fratelli Grimm Hansel e Gretel, in una versione giapponese, con una lotta kung-fu ingaggiata dai fratellini contro la strega ma che, trasmessa durante la sera di Halloween, non riscuote molta visibilità, venendo tuttavia proiettato nel 2009 al Museum Of Modern Art di New York.[6]

    Due anni dopo Vincent, nel 1984, Burton riceve dalla Disney la possibilità di girare un nuovo corto, di cui idea il soggetto: si tratta di Frankenweenie (Franken – Frankenstein e weenie – sfigato), nel quale il regista californiano riprende il mito dell'inventore Victor Frankenstein di Mary Shelley (precisamente nella versione del film La moglie di Frankenstein di James Whale) e lo trasforma in un bambino che ricostruisce il suo cagnolino Sparky, morto dopo un incidente, con cuciture e marchingegni elettronici. Il film, in bianco e nero, nonostante una nomination all'Oscar come Miglior Cortometraggio di Fiction, ottiene scarso successo, data la censura da parte della Disney per un pubblico inferiore all'età di quattordici anni[7], segnando la definitiva, seppur provvisoria, rottura del cineasta californiano con la casa Disney.
    [modifica] I primi due lungometraggi

    Seppur non apprezzato largamente da pubblico e casa produttrice, Frankenweenie capita sotto gli occhi dell'attore Paul Reubens, interprete da tempo del popolare personaggio Pee-wee Herman di una fortunata serie televisiva per ragazzi, Pee Wee's Playhouse, che propone Burton alla Warner come regista per la versione cinematografica delle avventure dello strambo personaggio, Pee-wee's Big Adventure, realizzata nel 1985. Il film, una commedia scanzonata e divertente, nonostante l'esiguo budget e i rapidissimi tempi di produzione, ottiene un ottimo successo commerciale.

    Tim Burton era da tempo un fan degli Oingo Boingo, eccentrico gruppo jazz-rock-ska americano, del quale faceva parte il cantautore e compositore autodidatta Danny Elfman. È a lui che Burton affida la colonna sonora del suo primo lungometraggio. Quella con Elfman è la nascita di un fruttuoso e storico sodalizio, interrotto solo in Ed Wood e Sweeney Todd per divergenze tecniche.

    Dopo aver diretto un episodio delle serie TV Alfred Hitchcock Presenta e uno di Faerie Tale Theatre, Burton, a tre anni dal suo primo fortunato lungometraggio, accetta di dirigere un nuovo importante progetto della Warner con la sceneggiatura di Michael McDownell, esperto dell'horror: Beetlejuice - Spiritello porcello (Beetlejuice), una macabra commedia fantasy/horror che narra la vicenda di una giovane coppia di novelli sposi (Alec Baldwin e Geena Davis) che, appena morta, continua a vivere da fantasma nella sua casa fin quando una famiglia viene a invadere la loro tranquillità. Con una giovanissima Winona Ryder nei panni della ragazzina dark Lydia e Michael Keaton in quelli del volgare esorcista di umani “Betelgeuse", Beetlejuice (letteralmente “succo di scarafaggio”), con effetti speciali realizzati esclusivamente in stop motion, risulta un eccellente successo al botteghino, vince un Oscar come Miglior Trucco, e nel 1989 diventa una serie televisiva intitolata In che mondo stai Beetlejuice? (Beetlejuice) di cui Burton è produttore esecutivo.
    [modifica] Il successo e le difficoltà di Batman

    L'abilità di Burton nel realizzare grandi successi con un basso budget fa sì che la Warner gli affidi pochi giorni dopo l'uscita di Beetlejuice un grosso progetto, ovvero la trasposizione cinematografica di Batman, celebre fumetto creato da Bob Kane del quale deteneva i diritti da parecchio tempo. Nonostante Burton sia piuttosto restio a tali kolossal commerciali, decide di accettare l'incarico, con l'intento di guadagnarsi un posto di prestigio e quindi aver maggior libertà sui suoi lavori. Gli scontri con i produttori Jon Peters e Peter Guber, tuttavia, non tardano ad arrivare: la principale causa è scelta del cast. Burton è infatti fermamente deciso ad affidare il ruolo principale a Michael Keaton, già suo collaboratore in Beetlejuice, nonostante l'attore non possieda un fisico particolarmente adatto al ruolo, non abbia esperienza con i film d'azione e sia noto come attore comico. Le critiche parlano già di flop[8]. La Warner mette mano pesantemente al progetto, cambiando spesso la sceneggiatura e imponendo le proprie scelte più “fluide” al regista che, nonostante la vicinanza di Elfman, l'appoggio artistico degli attori Keaton e Jack Nicholson e l'amicizia con lo scenografo Anton Furst, accoglie l'immenso successo di Batman gradito anche agli appassionati del fumetto con stanchezza e depressione, dovute anche al suicidio di Furst, che proprio con Batman aveva ricevuto il premio Oscar alla miglior scenografia.
    [modifica] Anni novanta
    [modifica] Edward Mani di Forbice e il ritorno di Batman

    Stanco dei compromessi con le major cinematografiche, Burton fonda con Denise Di Novi una propria casa di produzione, la Tim Burton Productions, con la quale, economicamente aiutato dalla Fox, nel 1990 produce il suo primo lungometraggio di cui è lui stesso l'autore del soggetto, Edward Mani di Forbice (Edward ScissorHands). Mentre dirige Beetlejuice, Burton contatta la sceneggiatrice Caroline Thompson e la paga di sua tasca in modo che non vi siano interferenze nel lavoro. La storia è ispirata da vecchi bozzetti che Tim scarabocchia sin dal liceo[9]. Al fianco di Winona Ryder, già attrice in Beetlejuice, Burton pone, nel ruolo di protagonista (la creatura gentile con le forbici al posto delle mani), un allora esordiente e inquieto giovane attore, costretto nella parte di idolo per le teen ager per il ruolo nella serie TV 21 Jump Street, ovvero Johnny Depp. Data la sua grande espressività, Burton lo antepone a ben più noti attori quali Tom Cruise: la collaborazione tra i due, considerati l'uno l'alter-ego dell'altro, porta alla nascita di un sodalizio che farà nascere, al giorno d'oggi, ben sette film insieme. L'amato Vincent Price, inoltre, torna nell'opera di Burton nella parte dell'inventore di Edward: la partecipazione sarà l'ultima ad un film prima della sua morte.

    Tuttavia, visto il successo di Batman, la Warner Bros pressa Burton per un sequel. Il regista accetta, ma alla condizione che gli venga affidato il controllo totale, prendendone in mano anche la produzione. Accanto a Michael Keaton nuovamente nel costume da uomo pipistrello, Burton pone un cast composto da Danny DeVito, Michelle Pfeiffer e Christopher Walken, atti a interpretare le personalissime rivisitazioni di Burton di Pinguino, Catwoman e Max Shrek: al primo viene dato un passato, alla seconda un larghissimo spazio e il terzo è un'idea di Burton. Realizzato nei teatri nella Warner proprio a Burbank, nonostante la ricchezza di un mondo spiccatamente burtoniano, il film, data la sua poca inerenza al fumetto di riferimento, scene troppo oscure e una protagonista troppo sensuale e aggressiva, ottiene un buon successo, ma non come il primo. In seguito, Burton parteciperà anche alla stesura preliminare del terzo episodio della saga, Batman Forever, la cui regia sarà affidata a Joel Schumacher.
    [modifica] Nightmare Before Christmas e Ed Wood, di nuovo alla Disney
    « ... A un certo punto ero perfino nauseato dagli scheletri che mettevo dappertutto. Adoro gli scheletri »

    (Tim Burton[5])

    In contemporanea con Batman – Il ritorno, Tim Burton torna ad occuparsi di un vecchio progetto del 1982, The Nightmare Before Christmas, concepito negli studi Disney ed allora non approvato. Impegnato in Batman Returns, Burton affida la sceneggiatura dell'opera da lui ideata e prodotta a Caroline Thompson e Michael McDowell, la musica a Danny Elfman nonché la regia all'amico Henry Selick. La Disney accetta di produrlo: il film, un lungometraggio in stop motion popolato da creature macabre e grottesche come lo scheletro Jack (doppiato in italiano da Renato Zero), uscito in America nel 1993, ottiene un eccezionale successo. Nel 1996, Burton e Selick torneranno insieme per James e la pesca gigante (James and the giant peach), un musical fantasy ispirato al libro di Roald Dahl.Dopo l'estenuante maratona di due film portati avanti in contemporanea, Tim Burton trova un nuovo progetto: si tratta di una biografia su Edward D. Wood Jr., regista degli anni cinquanta etichettato come “il peggior regista di tutti i tempi”. Con Johnny Depp nel ruolo protagonista e Martin Landau nei panni di Bela Lugosi, il celebre interprete di Dracula e amico di Wood (per il quale ruolo riceve un Academy Award come miglior attore non protagonista), il film vuole essere un omaggio a un uomo particolarmente positivo e deliziosamente ottimista nonostante la scarsità del suo lavoro e ai cui film, nonostante tutto, Burton era molto legato.I rimandi autobiografici, anche stavolta, non sembrano mancare: il rapporto tra Wood e Lugosi appare a Burton come l'amicizia artistica e umana tra lui e Price; inoltre, la morte drammatica dell'attore ungherese ricorda al regista californiano la perdita dello scenografo e amico Furst[5]. La Columbia rifiuta di produrlo, così il progetto approda ancora una volta alla Disney. In bianco e nero, con la colonna sonora eccezionalmente di Howard Shore, Ed Wood riscuote, seppur non immediato, un discreto successo, riesumando l'interesse per l'omonimo regista.
    [modifica] Mars Attacks e Il mistero di Sleepy Hollow, alieni e fantasmi

    In Mars Attacks!, uscito nel 1996, Burton ritrova la collaborazione di Elfman. Il film prende spunto dalle didascalie di una popolare raccolta di figurine di fantascienza. Nonostante un cast di altissimo livello, composto, tra gli altri, da Jack Nicholson, Glenn Close e una giovanissima Natalie Portman, il film non viene particolarmente apprezzato né dalla critica né dal pubblico: incentrato su una minaccia aliena che sta per abbattersi sulla terra, il film cela un parodistico ed ironico attacco alla politica e alla società americane.Dopo un tentanto adattamento di Superman con Nicolas Cage, mai andato in porto, e l'acquisto dei diritti del musical Sweeney Todd, Burton pubblica The Melancholy Death of Oyster Boy: & Other Stories (Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie), una raccolta di versi (tradotti in italiano da Nico Orengo) che racconta le tristi storie di bambini molto simili a Edward Mani di Forbice, quindi deformati, tra cui il Bambino Ostrica, divorato dal padre di notte per aumentare la potenza sessuale.

    Il mistero di Sleepy Hollow (Sleepy Hollow), è basato sul famoso romanzo americano di Washington Irving, prediletto da Burton ai tempi delle elementari e tuttora considerato uno dei più significativi della letteratura americana. La parte del protagonista è affidata a Johnny Depp, che ancora una volta torna nell'opera di Burton con il personaggio di Ichabod Crane, qui un detective anziché un maestro elementare come nel racconto originale; co-protagonista è la giovane Christina Ricci. Con la precisa volontà di omaggiare i vecchi film horror della Hammer Film Productions che hanno segnato la sua infanzia, Burton recluta Christopher Lee per la parte del Borgomastro, nonché, in ruoli minori, già frequenti collaboratori come Michael Gough (anch'egli attore alla Hammer), Jeffrey Jones, Christopher Walken, Martin Landau e l'allora fidanzata Lisa Marie. Il film, uscito nel 1999, il più "tradizionalmente" gotico di Burton, riceve svariati premi e nomination, nonché un eccellente riscontro su pubblico e critica.
    Anni 2000
    Il pianeta delle scimmie e Big Fish


    Nel 2000 la Fox propone a Burton una nuova versione del kolossal del 1968 di Franklin Schaffner, Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes). Uscito nel 2001, il film riceve critiche discordanti e viene considerato decisamente inferiore al primo di cui doveva essere solo un remake, cosa che Burton non fa. Tuttavia, il film, un'apocalittica storia su come, un giorno, le scimmie avrebbero governato la terra e l'uomo sarebbe stato loro subordinato, nonostante sia inusuale per l'ormai riconoscibilissimo e raffinato stile di Burton, ottiene un ottimo successo commerciale. Sul set Burton conosce l'attrice britannica Helena Bonham Carter, interprete della scimmia Ari, che diverrà la sua compagna nella vita e collaboratrice in tutti i suoi film successivi.

    Nel 2002, la Columbia affida a Tim Burton un progetto sceneggiato da John August e basato sul particolarissimo romanzo di Daniel Wallace, Big Fish: A Novel of Mythic Proportions. Il film, rifiutato inizialmente da Steven Spielberg per ulteriori impegni, arriva a Burton come qualcosa di fortemente personale: la storia è quella di Edward Bloom (interpretato nella sua veste giovane da Ewan McGregor e in quella anziana da Albert Finney), un uomo famoso per i racconti delle straordinarie avventure avute durante la sua vita che, in punto di morte, riallaccia il rapporto con il figlio che a sua volta sta per diventare padre. Il padre di Tim, infatti, è da poco morto, e il regista sta per avere il suo primo figlio da Helena Bonham Carter. Il film conquista quattro nomination al Golden Globe nonché una all'Academy Award come Miglior Colonna Sonora.
    La fabbrica di cioccolato e La sposa cadavere

    Nel 1999, la Warner Bros. aveva comprato i diritti del famoso libro per bambini La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl. Dopo l'avvicendarsi di vari registi, nel 2003 il progetto arriva nelle mani di Tim Burton. Il libro era già stato trasposto al cinema da Mel Stuart nel 1971 ma, nuovamente, quello di Burton non si limita ad essere un remake: la storia, più cupa e dal ritmo più sostenuto, diverge dal libro stesso soprattutto nell'idea di dare al protagonista Willy Wonka un passato tramite la burtoniana modalità del flashback. Ancora una volta, Johnny Depp prevale su altri attori e veste i panni dell'eccentrico cioccolatiere protagonista: inoltre, è Depp stesso a proporre nel ruolo di Charlie Freddie Highmore, il ragazzino con il quale aveva lavorato in Neverland - Un sogno per la vita. Christopher Lee, inoltre, interpreta l'invenzione burtoniana del padre dentista di Wonka. Il film, nel quale il cineasta californiano, da sempre amante dello stop motion come solo effetto speciale, è costretto a utilizzare altri effetti speciali in post-produzione (la riduzione dell'Oompa-Loompa Deep Roy ecc.), presenta molti riferimenti a film di Burton (la tosatura delle pecore rosa, come i maglioni d'angora che Ed Wood non indossava che in privato) e non, come il monolite di 2001: Odissea nello spazio, per l'occasione trasformato in tavoletta di cioccolata. Il film viene nominato agli Oscar come Miglior Costume, opera dell'italiana Gabriella Pescucci.

    In contemporanea a La fabbrica di cioccolato Burton presenta La sposa cadavere (Corpse Bride), lungometraggio in stop motion da lui ideato (basandosi su una leggenda ebreo/russa[10]) e diretto, insieme a Mike Johnson. La storia, che rispecchia perfettamente lo stile e le atmosfere di Burton, con le voci di Johnny Depp per Victor (in italiano quella di Fabio Boccanera) e Helena Bonham Carter per Emily la sposa cadavere (Claudia Razzi), è un altalenante scambio tra luci e ombre, tra il tetro mondo dei vivi e quello spassoso dei morti. La sposa cadavere riceve una nomination all'Oscar come Miglior Lungometraggio d'Animazione.
    2007: Musical e Leone d'Oro


    Nel 2007 la DreamWorks/Warner Bros. produce un'opera che Burton aveva in mente di realizzare da molto tempo: si tratta di Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd: The demon barber of Fleet Street), un'opera basata sul popolare musical di Stephen Sondheim. Per la prima volta, Burton dà vita a un vero e proprio musical, riutilizzando la colonna sonora e le canzoni di Sondheim. Il lavoro viene pluripremiato: Johnny Depp, nel ruolo di Sweeney Todd, un diabolico e sanguinario barbiere in cerca di vendetta, riceve una nomination all'Oscar come Miglior Attore e vince il Golden Globe come Miglior Attore in un Musical o Commedia, nonché al 2008 MTV Awards il premio come Miglior Cattivo. Helena Bonham Carter, nel ruolo della folle fornaia Mrs. Lovett, insieme a una nomination al Golden Globe, vince un Evening Standard British Film Award. Il musical riceve inoltre un Oscar come Miglior Scenografia, la cupa e stilizzata Londra di Dante Ferretti, nonché la nomination a Miglior Regia al Golden Globe.

    Nello stesso anno, alla Mostra del Cinema di Venezia, Tim Burton riceve il Leone d'Oro alla carriera, diventando il regista più giovane della storia ad aver ricevuto tale premio. A consegnarglielo, è l'immancabile alter-ego burtoniano Johnny Depp, costante collaboratore e amico.
    Alice in Wonderland, 9 e Cannes

    Nel 2007, la famosa sceneggiatrice Disney Linda Woolverton, autrice di capisaldi della casa cinematografica quali La bella e la bestia e Il re leone, lavora a una trasposizione cinematografica tratta dai due romanzi celebri e atipici di Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. La Disney chiama come regista del progetto proprio Burton, stipulando un accordo per un lungometraggio in 3D. Girato nel 2008 nel sudest di Cornwell per le scene live-action e poi ultimato in post-produzione con l'aggiunta di effetti speciali, la storia narra di Alice, interpretata dall'australiana Mia Wasikowska, che tredici anni dopo la sua avventura a Wonderland, segue il Coniglio Bianco nella tana e piomba di nuovo nel Paese delle Meraviglie, dove l'aspetta un'avventura tra ambientazioni e personaggi che la Woolverton lascia maggiormente simili a quelli di Carrol. Il cast è composto da affezionati collaboratori di Burton, come Johnny Depp nel ruolo del Cappellaio Matto, Helena Bonham Carter in quello della Regina Rossa, nonché Alan Rickman, Cristopher Lee e Timothy Spall, e nuovi ingaggi, primo fra tutti Anne Hathaway nel ruolo della Regina Bianca. La parte musicale, ancora una volta, appartiene a Danny Elfman. Il film, dai primi ciak, si presenta pregno di grandissima aspettativa, tanto da vincere uno Scream Award nel 2009 come Film più Atteso dell'Anno Venturo. Tuttavia, le prime critiche non sono troppo entusiaste: pare che il film si distacchi dallo stile gotico ed interiorizzato di Burton per una produzione maggiormente commerciale con la quale, per la prima volta, Burton sembra aver trovato un placido accordo con la Disney. Il film è quello che si potrebbe definire "l'ennesimo tentativo di Tim Burton di produrre film penosi e spacciarli per arte"; e questa volta un Johnny Depp, imprigionato nel ruolo di Jack Sparrow e d incapace di dare un'interpretazione originale, non riesce a risollevare un film che è pietoso senza possibilità di scampo.

    Dal 22 novembre 2009 al 26 aprile 2010, inoltre, al MoMA di New York Burton allestice una mostra di tutti i disegni, fotografie, bozzetti e costumi da lui realizzati nel corso della sua carriera.

    Nel 2005, Shane Acker pubblica un corto su alcune bambole che popolano il mondo dopo l'apocalisse. Dopo aver visto il film vincitore di numerosi premi, Burton, insieme a Timur Bekmambetov propone ad Acker la realizzazione di un lungometraggio basato sul film, avvalendosi anche della sua collaborazione. Con il doppiaggio di Elijah Wood, Christopher Plummer e Martin Landau, il film, intitolato 9, esce in America, e non a caso, il 9/9/09. Pur realizzato con effetti digitali, alcune scene ricordano la tecnica per effetti speciali privilegiata da Burton, ovvero lo stop motion. Con la colonna sonora di Elfman, il film uscirà in Italia a breve.

    Nel maggio 2010 Tim Burton presiede la giuria del Festival di Cannes, che vede vincitore il film Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti di Apichatpong Weerasethakul. Come affermato da Gilles Jacob, Burton è il primo regista che ha avuto a che fare con il mondo dell'animazione a ricoprire tale ruolo[2].

    Nella conferenza alla ComicCon del 2009, Burton conferma che il suo prossimo lavoro sarà l'adattamento cinematografico di Dark Shadows (popolare serie TV anni sessanta) la cui sceneggiatura verrà curata da John August)[11].
    Vita privata

    Tim Burton è stato sposato con un'attrice tedesca per quattro anni, poi ha vissuto con Lisa Marie, attrice e modella, presente in alcuni dei suoi film. Nel 2001, sul set de Il pianeta delle scimmie, Burton conosce Helena Bonham Carter, sua attuale compagna, con la quale ha due figli: Billy Ray, nato nel 2003, e Nell, nata nel 2007. Da sempre anticonformista e restio alla vita Hollywoodiana, Burton non si reca nella mecca del cinema sennonché per lavoro, mentre con la sua famiglia vive a Londra.
    Stile

    Come Steven Spielberg, Burton è considerato un regista pop. Tutti i suoi film sono indirettamente adiacenti al regista, caratteristica principale del suo stile visionario. Le scenografie e i trucchi giocano un ruolo fondamentale, per far introdurre lo spettatore nel mondo immaginario di Burton.

    Caratteristica ancora non utilizzata dalla cinematografia, era "l'adolescente gotico", presente in molti film del regista (Beetlejuice-spiritello porcello, Edward mani di forbice, Batman - il ritorno, Il mistero di Sleepy Hollow, La sposa cadavere, Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street, Alice in Wonderland).
    Filmografia
    Regista
    Lungometraggi

    * Pee-wee's Big Adventure (1985)
    * Beetlejuice - Spiritello porcello (1988)
    * Batman (1989)
    * Edward mani di forbice (1990)
    * Batman - Il ritorno (1992)
    * Ed Wood (1994)
    * Mars Attacks! (1996)
    * Il mistero di Sleepy Hollow (1999)
    * Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie (2001)
    * Big Fish - Le storie di una vita incredibile (2003)
    * La fabbrica di cioccolato (2005)
    * La sposa cadavere (2005)
    * Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007)
    * Alice in Wonderland (2010)
    * Dark Shadows (2012)
    Altro

    * The Island of Doctor Agor (1971) - Cortometraggio d'Animazione
    * Houdini (?) - Cortometraggio[12]
    * Doctor of Doom (1979) - Cortometraggio
    * Stalk of the Celery (1979) - Cortometraggio d'Animazione
    * Hansel and Gretel (1982) - Mediometraggio
    * Luau (1982) - Cortometraggio
    * Vincent (1982) - Cortometraggio d'Animazione
    * The Flying Saucers and Me (1983) - Cortometraggio rimasto incompiuto
    * Frankenweenie (1984) - Cortometraggio
    * Il vaso - (1986) - Episodio della serie tv Alfred Hitchcock Presenta (1985) Stagione 1°
    * Hollywood Gum (1998) - spot televisivo
    * The World of Stainboy (2000) - Serie Animata
    * Mannequin (2000) - spot televisivo
    * Kung Fu (2000) - spot televisivo
    * Bones (2006) - Videoclip musicale per il singolo dei The Killers
    Produttore

    * The Island of Doctor Agor (1971) - Produttore
    * Stalk of the Celery (1979) - Produttore
    * Luau (1982) - Produttore
    * Beetlejuice (serie tv) (1989) - Produttore esecutivo
    * Edward mani di forbice (1990) - Produttore
    * Batman - Il ritorno (1992) - Produttore
    * Family Dog (serie tv) (1993) - Produttore esecutivo
    * Nightmare Before Christmas (1993) - Produttore
    * Crociera fuori programma (1994) - Produttore
    * Ed Wood (1994) - Produttore
    * Cabin Boy (1994) - Produttore
    * Batman Forever (1995) - Produttore
    * James e la pesca gigante (1996) - Produttore
    * Mars Attacks! (1996) - Produttore
    * The World of Stainboy (2000) - Produttore esecutivo
    * Lost in Oz (film tv) (2001) - Produttore esecutivo
    * La sposa cadavere (2005) - Produttore
    * 9 (2009) - Produttore
    * Alice in Wonderland (2010) - Produttore
    Sceneggiatore

    * The Island of Doctor Agor (1971)
    * Stalk of the Celery (1979)
    * Doctor of Doom (1979)
    * Vincent (1982)
    * Luau (1982)
    * Hansel and Gretel (film tv) (1982)
    * The Flying Saucers and Me (1983)
    * Frankenweenie (1984)
    * In che mondo stai Beetlejuice? (serie tv) (1989)
    * Edward mani di forbice (1990)
    * Nightmare Before Christmas (1993)
    * The World of Stainboy (2000)
    * Lost in Oz (film tv) (2001)
    * Point Blank (serie tv) (2002)

    Animatore

    * The Island of Doctor Agor (1971)
    * Il Signore degli Anelli (1978)
    * Stalk of the Celery (1979)
    * Red e Toby - Nemiciamici (1981)
    * Tron (1982)
    * Taron e la pentola magica (1985)
    * Family Dog (1987)
    * Amazing Stories (episodio 1) (1987)

    Attore

    * The Island of Doctor Agor (1971) - doppiatore
    * Houdini (?) - Harry Houdini
    * Doctor of Doom (1979) - lo scienziato
    * Stalk of the Celery (1979) - doppiatore
    * Luau (1982) - Essere supremo/Mortie
    * Pee-wee's Big Adventure (1985) - Un teppista nel viale
    * Singles - L'amore è un gioco (1992) - Brian
    * Hoffa: santo o mafioso? (1992) - Cadavere (cameo)

    Riconoscimenti

    * Leone d'oro alla carriera 2008
    * nomination all'Oscar al miglior film d'animazione 2006 per La sposa cadavere
    * Golden Globe 2009: Miglior film commedia o musicale 2009 per Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street
    * nomination al Golden Globe come miglior regista 2009 per Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street
    * nominations ai Saturn Award per la regia
    * nomination al Golden Globe: Miglior film commedia o musicale 1995 per Ed Wood
    * nomination al Golden Globe: Miglior film commedia o musicale 2004 per Big Fish
    * i suoi film sono stati nominati a diversi oscar, per lo più tecnici. Inoltre sono stati presentati a importanti festival.
     
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