HITFIX 2013 'CRITICS MISSED THE BOAT'

Q: Non so se ricordi ma abbiamo parlato lo scorso anno dopo la cerimonia dei Golden Globes, tu eri nel bel mezzo delle riprese del Lupo e mi dicesti che credevi sarebbe diventato il tuo miglior lavoro. La pensi allo stesso modo ora che il progetto è finalmente arrivato a compimento?

L: Penso che il tentativo minimo nell'approccio al film fosse di fare qualcosa di veramente fuori dagli schemi e credo che Martin era dello stesso avviso. Ogni volta che volevamo fare una scelta che si avvicinasse ad una storia a schema tradizionale o fare scelte per i personaggi che avevamo visto fare in film del passato, abbiamo cercato di fare qualcosa di leggermente differente. A questo riguardo sono molto orgoglioso di questa interpretazione. Penso che abbiamo preso rischi e non importa cosa pensa la gente, per questo film abbiamo davvero cercato di cogliere l'impossibile. E' questo che mi rende entusiasta e felice di aver avuto la possibilità di farlo, ti dico la verità, perchè sono in questo ambiente da lungo tempo e di certo so che fare un'epopea di questa portata non è un'opportunità che si ha spesso. Questo anche grazie alle persone che hanno finanziato il progetto e che hanno detto “Vogliamo correre il rischio. Pensiamo ci possa essere un mercato per una cosa di questo tipo.” Continuo a far riferimento a 'Caligola', ma pensa anche a 'Scarface', film di quel genere, non so come le persone reagiranno nell'immediato, ma penso che con il passare degli anni apprezzeranno quello che abbiamo cercato di fare in questo film.

Q: Questo è interessante perchè, come per molti film di Scorsese, c'è stato da subito un dibattito per quanto riguarda il ritratto degli eccessi. C'è chi lo vede come un' irresponsabile glorificazione più che come una satirica demolizione. Come rispondi alle critiche?

L: Credo che chiunque pensi questo abbia totalmente mancato il bersaglio. Sono della generazione di chi è cresciuto guardando i film di Martin e dal punto di vista di uno che è stato così influenzato dai suoi lavori e quelli di DeNiro, sentire specifiche reazioni che ci furono per film del genere, ora che gli anni sono passati, siamo tutti desensibilizzati, capisci cosa intendo? Sentire che non c'erano reazioni del tipo...non dico che le persone debbano particolarmente elogiare questo film per quel motivo, ma penso che ci voglia un po' di tempo affinchè si diffonda un po' nella cultura. Quando ora vedo i suoi film è uno shock per me sapere che all'epoca non ci furono certe reazioni. Ho sentito storie su 'La tentazione di Cristo', su 'Quei bravi ragazzi' e 'Taxi Driver', persino su 'Mean streets' ma per me sono classici della storia del cinema americano e hanno influenzato così tanti registi e così tanti altri generi. E' assurdo.
E' fantastico far parte di un film che sia in parte così sfrontato e che prenda rischi, e credo che chiunque pensi che questo film celebri Wall Street e questo edonismo – sì, l'unicità di Martin è che lui non giudica i suoi personaggi. E questa è una cosa che non comprendi quando stai girando il film, ma lui permette totale libertà a questa corsa sfrenata, quasi ipnotica e infusa dalla droga dei personaggi. E permette a te come spettatore, colpevole o meno, di divertirti senza giudicare chi sono queste persone. Perchè alla fine lui insiste nel dire “Chi sono io per giudicare?” Cioè fondamentalmente credo che chiunque guarda il film alla fine capisca che non stiamo giustificando quel comportamento. In realtà stiamo dicendo che questo è radicato nella nostra cultura e bisogna osservarlo e parlarne. Perchè, secondo me, l' atteggiamento che questi personaggi rappresentano nel film è assolutamente ciò che più c'è di sbagliato nel mondo in cui viviamo.

Q: E' come dire 'Ecco i pregi e difetti. Sono davanti a te. Puoi crederci? Lo puoi gestire?'

L: E' vero e sai una cosa? Ho quasi 40 anni ma ho avuto modo di vedere le nuove generazioni, certo ci sono menti consapevoli là fuori che vogliono fare del bene per il mondo, ma c'è anche questo incessante bisogno di consumismo e il volere sempre di più, e il voler cadere in ogni vizio che sta dilagando più che mai. Il cambiamento non sembra ancora accadere con l'evoluzione della nostra specie. Sembra solo crescere sempre più.. Quindi, sì, questo film è incredibilmente divertente. Ma quello di cui parliamo, a mio avviso, è un tema molto serio. E' il miglior modo in cui posso spiegarlo.

Q: Recentemente ho parlato con Thelma Schoonmaker a proposito delle improvvisazioni del film e che è ciò che alla fine ha fatto esplodere il film come un pallone, tanto che hanno dovuto ridurlo. Ma è stato cruciale per realizzare ciò che volevate. Cosa ha portato per te, come attore, l'improvvisazione?

L: Questa è la nostra quinta collaborazione e l'esperienza che ci ha portato a realizzare Gangs of New York è stata totalmente differente per me. Volevo davvero supportare Martin nel progetto di portare sullo schermo la storia dell'epopea di New York, lo voleva realizzare da così tanto tempo. E poi nel corso degli anni abbiamo realizzato progetti di cui vado orgoglioso, ma erano legati ad una specifica struttura della trama, non proprio specifica struttura, ma avevamo un certo finale e certe cose che dovevano accadere per la prospettiva della storia che poi culminavano in quel specifico finale. In questo caso invece, sapevamo di non dover realizzare Shakespeare. Sapevamo di non aver a che fare con un prezioso materiale. Questo era lo studio di un personaggio. Cercavamo di catturare qualcosa nella caratterizzazione di queste persone. Quindi dal principio, ogni volta che la sceneggiatura o le prove si avvicinavano all'approccio tradizionale, lui metteva alla prova gli attori affinchè si scatenassero liberalmente.
Era un processo simile a quello che ho visto fare nei documentari su 'King of Comedy'. E' uno dei miei film preferiti, uno dei migliori che Martin abbia mai fatto e uno dei meno apprezzati. Ho guardato molto i metodi di improvvisazione di Jerry Lewis e DeNiro. Hanno avuto una sorta di corso sull'improvvisazione pre-produzione. Quindi per Wolf le scene venivano riscritte, tutte mantenendo la struttura base di quello che Terry aveva scritto, ma poi arrivavamo sul set e tutto si capovolgeva in altre mille differenti direzioni. Credo fosse difficile per loro contenere il tutto. A volte giravano per un giorno intero scene che avremmo dovuto finire in un paio d'ore, ma questo è ciò che Martin cerca sempre di catturare e l'ho capito soprattutto facendo questo film. Cerca davvero di trovare quel particolare momento dell'interazione tra personaggi, o quel piccolo scambio di battute, il modo in cui i personaggi interagiscono che alla fine definisca chiaramente ciò di cui parla tutto il film. E questo è ciò in cui lui e Thelma sono così straordinari. Si siedono e leggono a fatica attraverso i dialoghi improvvisati. Thelma ha detto che si è divertita molto ma si tratta di trovare quelle piccole gemme in un intero giorno in cui gli attori sono andati fuori controllo. Per me questo tizio, Jordan Belfort, ha davvero preso vita propria attraverso di me, come attore. Le cose che ho dovuto fare, davvero sono cose che non avrei mai potuto immaginare nonostante ci stessi pensando da 6 anni.

Q: La scena dei quaaludes (tipo di droga, non so come tradurla) è ovviamente la scena di cui tutti parleranno negli anni avvenire.

L: Anche a quello abbiamo pensato durante il processo di pre-produzione. Ci siamo incontrati e abbiamo detto “Come alziamo la posta in gioco aggiungendo tensione a questa roba?” Perchè c'erano 3 diverse scene che ho suggerito, “Facciamo questo film come un film dentro al film”, quasi come la mitica sequenza di 'Quei bravi ragazzi' quando sta mescolando gli spaghetti alla marinara e gli elicotteri e la cocaina e il cappello. Volevo fosse una scena simile. Quella è anche la scena preferita di Martin. E poi anche Braccio di Ferro entra in scena e ho pensato fosse la ciliegina sulla torta.

Q: Tornando alle controversie che circondano il film, sembra valere la pena sedersi con ammirazione guardando un uomo settantenne che è ancora in grado di far scaldare le persone in questo modo.

L: Ad essere sinceri, solo da spettatore, vedere qualcuno ancora così attuale, così vitale, che può trascinare una nuova intera generazione a vedere un film che si prende i suoi rischi, per me, è un dono a sé stesso. La reazione che sto ricevendo da molti colleghi mi rende davvero orgoglioso, il fatto che lui sia riuscito a fare un film di questo tipo, che sia ancora così rilevante. Forse non ci sono molti registi che sono ancora così rilevanti a questi giorni e a questa età. E' incredibile poter andare al cinema a vedere un film di Martin Scorsese che sia ancora così estremo. Quest'uomo cerca ancora di cogliere l'impossibile, il che è fantastico.

Q: Volevo anche toccare l'argomento del 'Grande Gatsby' di Baz Luhrmann, è un film che mi è piaciuto molto con una passione che ho apprezzato. E' interessante che tu stia rappresentando questi 2 personaggi degli eccessi, anche il Calvin Candie dello scorso anno può rientrare nella categoria. Ma questi 2 personaggi di quest'anno hanno un parallelo affascinante.

L: Motivazioni totalmente differenti dei personaggi, ma tuttavia, entrambi vengono dalla costa orientale e cercano di accumulare ricchezza grazie alla malavita. Sono motivati da ragioni diverse. Ovviamente conosciamo le motivazioni di Gatsby e penso che Jordan fece di tutto per servire sé stesso. Questo è ciò su cui ci volevamo concentrare e le persone non possono pensare che cerchiamo di creare un falso senso di empatia e comprensione del personaggio. Volevamo che fosse un' incarnazione di avidità aziendale in vari modi. Il libro è stato scritto da Jordan perchè diventasse una storia di ammonimento, è questo che è. Lui riguarda a questo periodo come ad un immenso processo istruttivo e da allora ha fatto molti cambiamenti nella sua vita.
Per quanto mi riguarda ero chiaramente affascinato dall'argomento. Guardo all'America e al mondo in cui viviamo e all'economia mondiale ed è talmente surreale. Arrivando da dove sono cresciuto all'essere un osservatore dell'ammasso di ricchezza che c'è là fuori e questo incessante bisogno delle persone di accumulare sempre più e quello che concerne le persone è un argomento di discussione affascinante per me. Lo è davvero. E suppongo che sia la ragione per cui tutti e 3 i film sono stati, in qualche modo, una specie di accusa, non importa come la gente l'abbia percepito. Perchè mi sembra come se ci stiamo espandendo all'infinito. Stiamo accumulando all'infinito, sempre più, e ci sono sempre più miliardari che saltano fuori ogni giorno, e spesso ti domandi “qual'è il loro contributo al mondo?” Quando si arriverà a quel punto di svolta dove si preoccuperanno per le altre persone e non per sé stessi? Tutti e 3 questi film, e non me n'ero nemmeno reso conto fin'ora, trattavano di Americani che cercano di perseguire lo stesso sogno corrotto.